Legal Fair Play” rappresenta l’incontro tra legalità e correttezza sportiva, il principio guida del natural sport
Significa competere in modo leale, ma anche conforme alle norme giuridiche, ai regolamenti ufficiali e ai valori etici che tutelano la salute degli atleti e la credibilità delle competizioni.
Legal Fair Play – Il principio guida del natural sport“Legal Fair Play” rappresenta l’unione tra legalità e correttezza sportiva. Non si tratta solo di competere in modo leale, ma di farlo nel pieno rispetto delle norme, dei regolamenti ufficiali e dei principi etici che tutelano la salute, la trasparenza e la meritocrazia. In ambito NBFI, questo concetto è un pilastro fondamentale: Competere con trasparenza, rispettare le regole, tutelare la salute e difendere la meritocrazia.
articolo numero 1 Ottobre 2025
Il fair play non è solo una regola di comportamento, ma un principio di giustizia che accompagna ogni atleta dentro e fuori la gara.
Con questa rubrica vogliamo raccontare, attraverso il linguaggio del diritto sportivo, come le norme antidoping, la trasparenza e la prevenzione costruiscono uno sport più leale, credibile e rispettoso delle persone.
Sono l’Avv. Francesco Banchelli, consulente della Natural Bodybuilding & Fitness Italy (NBFI) e professionista che da anni si occupa di diritto sportivo e giustizia federale.
Insieme alla NBFI ho deciso di intraprendere un percorso di approfondimento e divulgazione giuridica che metta al centro il valore della legalità nello sport, con particolare attenzione al tema dell’antidoping.
Alle competizioni organizzate dalla Natural Bodybuilding & Fitness Italy possono essere presenti medici della NADO Italia, l’unico organismo nazionale riconosciuto dal CONI e dalla WADA per la gestione dei controlli antidoping.
Si tratta di una scelta importante, che esprime la volontà della NBFI di affermare concretamente i valori di trasparenza, correttezza e lealtà sportiva.
La NADO Italia è l’Organizzazione Nazionale Antidoping (NADO), articolazione funzionale dell’Agenzia Mondiale Antidoping (World Anti-Doping Agency WADA), e ha la responsabilità esclusiva in materia di adozione delle norme sportive antidoping in conformità al Codice Mondiale Antidoping (Codice WADA) del quale è parte firmataria: https://www.nadoitalia.it/it/chi-siamo.html
Per l’effettuazione dei controlli antidoping In competizione e fuori competizione, NADO Italia si affida ai Doping Control Officers/Blood Control Officers (rispettivamente, DCOs/BCOs) – medici per la raccolta dei campioni della Federazione Medico Sportiva Italiana (di seguito “FMSI”) – e, per quanto riguarda l’analisi dei campioni, al Laboratorio Antidoping di Roma, unico laboratorio accreditato dalla WADA a livello nazionale, o ad altri laboratori approvati o accreditati dalla WADA.
La NBFI si pone l’obiettivo di diffondere la cultura dell’antidoping attraverso momenti di formazione, informazione e sensibilizzazione rivolti ad atleti, dirigenti e tecnici, poiché la lotta al doping non si esaurisce nel controllo o nella sanzione, ma parte dalla conoscenza e dalla consapevolezza.
Questa rubrica avrà cadenza mensile ed affronterà, in modo chiaro e comprensibile, i principali temi legati al diritto sportivo anche in relazione al Codice Sportivo Antidoping.
Analizzeremo insieme le regole che disciplinano i controlli e le sanzioni, i diritti e i doveri degli atleti, il ruolo delle federazioni e delle società sportive, gli strumenti di prevenzione, educazione e tutela.
Nel prossimo numero: “Cosa succede se un atleta rifiuta il controllo antidoping”
Rifiutare o eludere un controllo antidoping non è una semplice irregolarità, ma una violazione del Codice Sportivo Antidoping NADO. Approfondiremo procedure, sanzioni e conseguenze di questo comportamento, per capire come la conoscenza delle regole diventi la prima forma di tutela per ogni atleta.
L’obiettivo della rubrica non è solo informare, ma creare cultura sportiva, perché conoscere le regole significa saperle rispettare e difendere.
Avv. Francesco Banchelli
Consulente legale NBFI – Esperto di diritto sportivo
Con questa rubrica vogliamo raccontare, attraverso il linguaggio del diritto sportivo, come le norme antidoping, la trasparenza e la prevenzione costruiscono uno sport più leale, credibile e rispettoso delle persone.
Sono l’Avv. Francesco Banchelli, consulente della Natural Bodybuilding & Fitness Italy (NBFI) e professionista che da anni si occupa di diritto sportivo e giustizia federale.
Insieme alla NBFI ho deciso di intraprendere un percorso di approfondimento e divulgazione giuridica che metta al centro il valore della legalità nello sport, con particolare attenzione al tema dell’antidoping.
Alle competizioni organizzate dalla Natural Bodybuilding & Fitness Italy possono essere presenti medici della NADO Italia, l’unico organismo nazionale riconosciuto dal CONI e dalla WADA per la gestione dei controlli antidoping.
Si tratta di una scelta importante, che esprime la volontà della NBFI di affermare concretamente i valori di trasparenza, correttezza e lealtà sportiva.
La NADO Italia è l’Organizzazione Nazionale Antidoping (NADO), articolazione funzionale dell’Agenzia Mondiale Antidoping (World Anti-Doping Agency WADA), e ha la responsabilità esclusiva in materia di adozione delle norme sportive antidoping in conformità al Codice Mondiale Antidoping (Codice WADA) del quale è parte firmataria: https://www.nadoitalia.it/it/chi-siamo.html
Per l’effettuazione dei controlli antidoping In competizione e fuori competizione, NADO Italia si affida ai Doping Control Officers/Blood Control Officers (rispettivamente, DCOs/BCOs) – medici per la raccolta dei campioni della Federazione Medico Sportiva Italiana (di seguito “FMSI”) – e, per quanto riguarda l’analisi dei campioni, al Laboratorio Antidoping di Roma, unico laboratorio accreditato dalla WADA a livello nazionale, o ad altri laboratori approvati o accreditati dalla WADA.
La NBFI si pone l’obiettivo di diffondere la cultura dell’antidoping attraverso momenti di formazione, informazione e sensibilizzazione rivolti ad atleti, dirigenti e tecnici, poiché la lotta al doping non si esaurisce nel controllo o nella sanzione, ma parte dalla conoscenza e dalla consapevolezza.
Questa rubrica avrà cadenza mensile ed affronterà, in modo chiaro e comprensibile, i principali temi legati al diritto sportivo anche in relazione al Codice Sportivo Antidoping.
Analizzeremo insieme le regole che disciplinano i controlli e le sanzioni, i diritti e i doveri degli atleti, il ruolo delle federazioni e delle società sportive, gli strumenti di prevenzione, educazione e tutela.
Nel prossimo numero: “Cosa succede se un atleta rifiuta il controllo antidoping”
Rifiutare o eludere un controllo antidoping non è una semplice irregolarità, ma una violazione del Codice Sportivo Antidoping NADO. Approfondiremo procedure, sanzioni e conseguenze di questo comportamento, per capire come la conoscenza delle regole diventi la prima forma di tutela per ogni atleta.
L’obiettivo della rubrica non è solo informare, ma creare cultura sportiva, perché conoscere le regole significa saperle rispettare e difendere.
Avv. Francesco Banchelli
Consulente legale NBFI – Esperto di diritto sportivo
Nel prossimo numero: “Il poligrafo nello sport naturale: verità o suggestione?”
Dalle gare di bodybuilding ai tavoli delle federazioni, il test del poligrafo viene presentato come simbolo di trasparenza. Ma quanto è davvero affidabile, e soprattutto quanto è lecito fondare su di esso valutazioni che incidono sulla carriera di un atleta? Un’analisi critica tra diritto, etica e tutela delle garanzie personali.
Dalle gare di bodybuilding ai tavoli delle federazioni, il test del poligrafo viene presentato come simbolo di trasparenza. Ma quanto è davvero affidabile, e soprattutto quanto è lecito fondare su di esso valutazioni che incidono sulla carriera di un atleta? Un’analisi critica tra diritto, etica e tutela delle garanzie personali.