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NBFI ITALIA visto dal Presidente Sandro Ciccarelli

TEST ANTIDOPING 


​I test antidoping che si effettuano durante le competizioni NBFI / INBA - PNBA sono effettuati da personale certificato e autorizzato dalla GQS il quale garantisce che i test vengano effettuati (come prevede la WADA e la NADO) da personale formato e certificato da organismi competenti e che non abbiano alcun rapporto / conflitto di interessi con la federazione e o associazione. Quindi il personale non deve essere della federazione stessa ma di un'organizzazione esterna, autonoma e indipendente riconosciuta e certificata WADA/NADO, altrimenti i test non avranno alcun valore e in caso di positività potranno essere impugnati con tutte le conseguenza del caso.
Sotto, per farvi capire un po' di più su come si devono comportare le varie federazioni e associazioni per i prelievi antidoping, ripoto l'allegato H di ​NORME SPORTIVE ANTIDOPING Documento tecnico attuativo del Codice Mondiale Antidoping e dei relativi Standard internazionali e l'APPENDICE D – PRELIEVO DEI CAMPIONI DI URINA .
Perla Vostra Garanzia, sulla serietà del test antidoping che vi sarà fatto, chiedete sempre che il test sia a norma WADA/ADAMS, che gli addetti siano professionisti certificati da un'agenzia riconosciuta WADA/ADAMS, addetti esterni dalla federazione o associazione e che il metodo usato, le provette usate, la conservazione usata, il laboratorio riconosciuto e certificato WADA usato, siano tutti chiari, impeccabili e ineccepibili.


Appendice H – Requisiti per il Personale incaricato del prelievo dei Campioni  ​

H.1 Obiettivo Garantire che il Personale incaricato del prelievo dei Campioni non agisca in conflitto di interesse e che lo stesso disponga delle qualifiche e dell’esperienza necessarie a svolgere le Sessioni per il prelievo dei Campioni. H.2 Campo d’azione I requisiti del Personale incaricato del prelievo dei Campioni comprendono lo sviluppo delle necessarie competenze in materia e terminano con il rilascio della relativa certificazione. H.3 Responsabilità Le responsabilità della verifica dei requisiti necessari per l’esercizio delle attività che precedono competono al CONI-NADO. H.4 Requisiti - Qualifiche e formazione H.4.1 Il CONI-NADO deve determinare la competenza ed i requisiti necessari per le qualifiche di DCO, Chaperone e BCO. Il CONI-NADO elabora dei documenti informativi per tutto il Personale incaricato del prelievo dei Campioni in cui vengono descritte le responsabilità specifiche di ognuno. Requisito minimo richiesto è: a) la maggiore età; b) per quanto concerne i BCO, il possesso dei requisiti adeguati e disporre delle capacità necessarie per effettuare prelievi ematici venosi. H.4.2 Il CONI-NADO deve accertarsi che il Personale incaricato del prelievo dei Campioni non si trovino in situazioni di conflitto di interesse, che precludano lo svolgimento della Sessione per la raccolta. Va ravvisata una situazione tale laddove il Personale incaricato del prelievo dei Campioni: a) partecipi alla programmazione della disciplina sportiva oggetto del Controllo; b) sia collegato o coinvolto negli affari privati di un Atleta chiamato a produrre un Campione nel corso di una determinata sessione. H.4.3 Il CONI-NADO assicura una formazione idonea per svolgere le mansioni previste al Personale incaricato del prelievo dei Campioni. H.4.3.1 Il programma di formazione per i BCO deve prevedere, quale misura minima, l’apprendimento di tutti i requisiti previsti nell’ambito del processo di Controllo antidoping, nonché la conoscenza delle precauzioni standard da adottare negli ambienti sanitari. H.4.3.2 Il programma di formazione per i DCO deve prevedere, quale requisito minimo, quanto segue: a) esauriente formazione teorica nei diversi tipi di attività di controllo inerenti alla posizione di DCO; b) presa visione - preferibilmente sul posto - di tutte le attività di Controllo antidoping legate ai requisiti previsti per questo standard; c) svolgimento, con esito positivo, di un prelievo di Campione completo sul posto, sotto la vigilanza di un DCO qualificato o funzionario analogo. L’effettiva produzione del Campione non rappresenta un requisito ai fini delle osservazioni sul posto. H.4.3.3 Il programma formativo per gli Chaperone deve prevedere lo studio di tutti i principali requisiti in merito al processo di Raccolta del Campione. H 4.4 Il CONI-NADO è tenuto a conservare un archivio delle qualifiche accademiche, delle attività formative, delle capacità e dell’esperienza acquisite. H.5 Requisiti – Accredito, ri-accredito e deleghe H.5.1 Il CONI-NADO è tenuto ad istituire un sistema per l’accredito e il riaccredito del Personale incaricato del prelievo dei Campioni. H.5.2 Prima di procedere al rilascio dell’accredito, il CONI-NADO è tenuto ad accertarsi che il Personale incaricato del prelievo dei Campioni abbia completato il programma di formazione e che sia a conoscenza dei requisiti previsti dallo Standard Internazionale per i Controlli. H.5.3 L’accredito è valido soltanto per un massimo di due anni. Nel caso di mancata partecipazione alle attività di prelievo dei Campioni nell’anno precedente al riaccredito, il Personale incaricato del prelievo dei Campioni deve ripetere l’intero programma di formazione. H.5.4 Soltanto il Personale incaricato del prelievo dei Campioni il cui accredito è riconosciuto dal CONI-NADO viene autorizzato da quest’ultimo a svolgere le attività di prelievo dei Campioni per conto del CONI-NADO stesso. H.5.5 I DCO possono svolgere personalmente tutte le attività previste nella Sessione per la raccolta dei Campioni, ad eccezione del prelievo ematico, a meno che non siano abilitati in tal senso. Essi possono, inoltre, delegare uno Chaperone a svolgere attività specifiche che rientrino nel campo d’azione delle mansioni autorizzate dello Chaperone.

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Appendice D – Prelievo dei Campioni di urina  ​

D.1 Obiettivo Prelevare un Campione di urina dell’Atleta in modo tale da garantire che: a) le operazioni si svolgano nel rispetto dei principi precauzionali standard riconosciuti a livello internazionale negli ambienti sanitari, affinché non siano compromesse la salute dell’Atleta e del Personale incaricato del prelievo dei Campioni; b) il Campione prodotto soddisfi il Peso specifico appropriato per le analisi e il Volume di urina appropriato per le analisi. Un Campione che non soddisfi tali requisiti, non ne pregiudica in alcun modo la congruità ai fini dello svolgimento delle analisi. Spetta al relativo laboratorio, previo consulto con il CONI-NADO, decidere se il Campione sia o meno idoneo ai fini della regolarità delle analisi; c) il Campione non sia stato in alcun modo manipolato, sostituito, contaminato o comunque manomesso; d) il Campione sia identificato in modo chiaro e accurato; e) il Campione sia opportunamente sigillato in un recipiente a prova di manomissione. D.2 Campo d’azione La raccolta del Campione ha inizio accertandosi che l’Atleta sia stato informato degli adempimenti relativi al prelievo del Campione e termina con lo smaltimento dell’eventuale urina residua a conclusione della Sessione di prelievo. D.3 Responsabilità Il DCO provvede a che ciascun Campione sia prelevato, identificato e sigillato nelle modalità previste. Il DCO ha la responsabilità di presenziare direttamente alla produzione del Campione di urina. Durante le operazioni di prelievo e di processazione non possono essere eseguite riprese audio o video di alcun genere. D.4 Requisiti D.4.1 Il DCO si accerta che l’Atleta sia stato informato degli adempimenti relativi alla Sessione per la raccolta del Campione, ivi comprese le variazioni di cui alla precedente Appendice B. D.4.2 Il DCO si accerta che l’Atleta abbia la possibilità di scegliere un’attrezzatura adeguata per il prelievo del Campione. Qualora la natura della diversa abilità di un Atleta renda necessario l’impiego di attrezzatura supplementare o diversa, il DCO si accerta che questa non pregiudichi l’identità o l’integrità del Campione. D.4.3 Il DCO informa l’Atleta sulla necessità di scegliere un recipiente di raccolta.  D.4.4 Il DCO invita l’Atleta a controllare che tutti i sigilli posti sull’attrezzatura e sul materiale prescelto siano intatti e non siano stati oggetto di manomissione. Qualora l’Atleta si dichiarasse insoddisfatto dell’attrezzatura prescelta, questi può procedere ad un’ulteriore selezione tra i materiali disponibili. Qualora l’Atleta si dichiarasse insoddisfatto di tutta l’attrezzatura disponibile, detta circostanza deve essere riportata nel Rapporto Supplementare da parte del DCO. Qualora il DCO non ritenga congrue le eccezioni sollevate dal’Atleta, lo stesso procede comunque allo svolgimento della Sessione per la raccolta; in caso contrario interrompe le operazioni dandone riscontro nel Rapporto Supplementare. D.4.5 Il recipiente di raccolta e l’eventuale Campione di urina prodotto rimangono sotto il controllo dell’Atleta fino a quando il Campione non sarà sigillato, a meno che la diversa abilità dell’Atleta non sia tale da rendere necessaria l’assistenza di cui alla precedente Appendice B. In circostanze eccezionali, è consentito fornire ulteriore assistenza all’Atleta durante la Sessione per la raccolta del Campione tramite il rappresentante dell’Atleta previo consenso del DCO o tramite il Personale incaricato del prelievo dei Campioni purché autorizzato dall’Atleta stesso. D.4.6 Il DCO presente alla produzione del Campione deve essere dello stesso sesso dell’Atleta interessato. D.4.7 Il DCO, ove possibile, si assicura che l’Atleta si lavi accuratamente le mani prima di produrre il Campione. D.4.8 Il DCO e l’Atleta si recheranno presso una zona riservata in cui produrre il Campione. D.4.9 Il DCO osserva il passaggio del Campione dal corpo dell’Atleta al contenitore di raccolta e continua ad osservare il Campione anche dopo che è stato prodotto fino a quando non verrà sigillato, verbalizzando poi tale procedura. Al fine di garantire una visione chiara e netta della produzione del Campione, il DCO indica all’Atleta di togliersi o spostare gli indumenti che impediscono la chiara visione della produzione del Campione. Una volta prodotto il Campione, il DCO garantisce che non venga prodotta una quantità di liquido biologico eccedente la capienza del contenitore di raccolta. D.4.10 Il DCO verifica, in presenza dell’Atleta, che sia stato prodotto il Volume di urina appropriato per le analisi. D.4.11 Ove tale volume risulti insufficiente, il DCO attua la procedura di prelievo del Campione parziale di cui alla successiva Appendice F. D.4.12 Il DCO invita l’Atleta a scegliere il kit contenente i flaconi A e B, secondo quanto previsto al precedente punto D.4.4. D.4.13 Una volta scelto il kit per il prelievo del Campione, il DCO e l’Atleta controllano che tutti i numeri di codice corrispondano, accertandosi altresì che tale codice sia opportunamente verbalizzato dal DCO. Qualora l’Atleta o il DCO ravvisino una discordanza nei codici identificativi, il DCO invita l’Atleta a scegliere un altro kit, secondo quanto previsto al precedente punto D.4.4. Il DCO provvede a verbalizzare l’accaduto. D.4.14 L’Atleta versa il minimo Volume di urina appropriato per le analisi all’interno del flacone B (fino a un minimo di 30 ml), e poi versa il resto delle urine nel flacone A (fino a un minimo di 60 ml). Qualora venga fornito più del minimo del Volume di urina richiesto, il DCO si assicura che l’Atleta riempia il flacone A quanto più possibile secondo l’indicazione posta sul flacone. Nel caso in cui vi sia ancora dell’urina residua, il DCO assicura che l’Atleta riempia il flacone B quanto più possibile secondo l’indicazione posta sul flacone. Il DCO indica all’Atleta di accertarsi che all’interno del recipiente di raccolta rimanga una piccola quantità di urina, informandolo al contempo che questa verrà utilizzata secondo quanto previsto al successivo punto D.4.17. D.4.15 L’urina viene smaltita solo dopo che entrambi i flaconi A e B sono stati riempiti secondo quanto previsto al punto D.4.14, e dopo che quella residua sia stata utilizzata ai fini di cui al punto D.4.17. Il Volume di urina appropriato per le analisi rappresenta la quantità minima assoluta. D.4.16 L’Atleta procede quindi a sigillare i flaconi secondo le istruzioni impartite dal DCO. Quest’ultimo controlla, alla presenza dell’Atleta, che i flaconi siano stati opportunamente sigillati. D.4.17 Il DCO esamina l’urina residua nel recipiente di raccolta al fine di determinare se il Campione rispetti il Peso specifico appropriato per le analisi. Se l’indicatore segnala che il Campione non rispetta il Peso specifico appropriato per le analisi, allora il DCO si atterrà alla procedura descritta alla successiva Appendice G. D.4.18 Il DCO si accerta che l’eventuale urina residua, non necessaria ai fini delle analisi, venga smaltita alla presenza dell’Atleta. 

PER CHI VUOLE APPROFONDIRE MAGGIORMENTE

Per chi ne vuole sapere di più sui prelievi antidoping eseguiti a regola d'arte questo è il link del pdf da consultare: Guarda

NBFI / INBA GLOBAL ITALY

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